PUNTATE SU DI NOI, PAROLE D' "ASTIO"

Sono sempre stato convinto che per fare belle canzoni siaimportante spaziare e ascoltare ogni genere.

Quanto vi sto per raccontare infatti, non posso negare che mi stiadavvero a cuore.

Tramite Cristiano, un ragazzo del corso dove insegno scrittura erecitazione, sono venuto a conoscenza in un “pour parler” diquesto suo caro amico che a suo dire è un possibile “crack”della scena musicale.

Siccome sono per natura una persona curiosa, ho chiesto al mioallievo dove posso sentire qualcosa di questo artista, e lui la serastessa mi ha inviato un videoclip di un brano del suo “socio” chemi ha lasciato letteralmente estasiato per le grandissime proprietàdi linguaggio, metrica e attitudine, così ho chiesto a Cristiano sefosse possibile fissare un incontro con il rapper per scrivere unarticolo.

Il ragazzo ha accettato, quindi abbiamo creato un gruppo WhatsAppe programmato subito un appuntamento con grande entusiasmo daentrambe le parti.

La sera dell’incontro, ci siamo trovati tutti e tre in unparcheggio di Brezzo di Bedero e il nostro cantante si è presentatoesattamente come l’ avevo immaginato sia per outfit che per modo diporsi, e la cosa mi piace perché lo trovo estremamente real.

Così ci siamo spostati in un bar di paese non troppo affollato edopo qualche convenevole, ci siamo inoltrati realmente nell’artista e nel suo mondo.

Federico Martinoli, 19 anni, in arte Astio è un ragazzo di Brezzodi Bedero con la passione per la musica in generale, specialmente peril rap.

La sua passione nasce fin da bambino, lui stesso mi ha detto diessere cresciuto ascoltando Lucio Battisti, Fabri Fibra e Fabrizio DeAndré.

L’ incontro con il rap invece è avvenuto grazie al freestyle.

Piccola ma doverosa postilla : Il freestyle consiste nell’improvvisare delle rime a tempo di musica, quindi, abbiamo un dj chemette in play quello che chiamiamo beat ovvero la strumentale e ilrapper o meglio l' MC ( acronimo di master of ceremony) improvvisadelle rime. Da qui poi, prendono vita le battle di freestyle, ovverouna vera e propria sfida  a suon di rime dove i rapper devonodimostrare di essere l’ uno più forte dell’ altro.

Nella storia di Federico, il freestyle l’ha aiutato tanto adimparare il senso del tempo, ben scandito in ogni suo brano, esoprattutto a farsi conoscere come lui stesso dichiara: “in unsemplice profilo Instagram senza foto e con pochissimi followerriesco a raggiungere circa duemila visualizzazioni a video”

Il suo nome d’arte, Astio, ha un valore ben preciso: è statoscelto in quanto secondo l’ artista, l’astio è un sentimento chelega tutti e non esiste una persona che sia completamente pacifista,ma tutti lo proviamo verso qualcosa o qualcuno.

Questo pseudonimo è anche ispirato al suo primo mentore, ovveroRancore: Rapper romano che scrive testi estremamente profondi ecomplessi.

Successivamente Il nostro cantante ha anche pensato di cambiare ilnome, in quanto si è reso conto che bisogna diventare più versatilinella musica, come infatti dichiara nuovamente : “inizialmentefacevo molti pezzi “conscious” perché quella è la mia indole,ma mi sono reso conto che spesso risultavano criptici e che comunquebisogna spaziare, così ho dato vita a brani stile “Detroit” comeMoira, ma sto anche valutando brani con sonorità più rock, trap emolti altri generi proprio per essere un artista che abbraccia lamusica a 360°; Astio però alla fine è rimasto il mio nome, inquanto è un sentimento che spesso in me riaffiora e mi piace direche l'astio genera Astio, un po' come una sorta di fenice che risorgedalle ceneri.”

Il nostro rapper fa parte di una crew, ovvero di un collettivomusicale, dal nome “La Santa Rock”. Tra i suoi numerosi successialle battle di freestyle, vanta ben otto vittorie su dieciapparizioni tra Verbania e Varese, che hanno dato  benzina almotore del gruppo per mettere in piedi uno studio di registrazione efare musica seriamente. Il gruppo è così formato: Avon, Alex eAstio come rapper, Valmo e Andre way alle produzioni, Flai che è illoro ingegnere del suono.

Il ragazzo ha mostrato nel corso della nostra chiacchierata unlegame molto profondo con il resto del suo “branco”; più voltemi ha parlato di loro mettendo ognuno dei componenti al suo stessolivello ed esaltandone le qualità, dai rapper ai produttori ed hapiù volte specificato che essi sono tutti artisti diversi tra loro eche questo permette al gruppo di proporre al proprio pubblico unprodotto quanto più vario possibile.

Il nome La Santa Rock, che onestamente ritengo estremamenteefficace, non ha una ragione precisa. Il loro social media manageraveva un progetto personale archiviato con questo nome e così hadeciso di affibbiarlo a lui e i suoi compagni.

L’mc ad oggi vanta all’ attivo ben dieci singoli, più unmixtape con la santa rock che è in continuo aggiornamento comeafferma: “abbiamo creato questa playlist dove pubblichiamo traccesempre nuove e rimuoviamo quelle più obsolete, per dare spazio alavori qualitativamente più efficaci”.

Infine, quando gli ho chiesto se c’è qualcosa che vuole dirmiconclude: “devo tutto al freestyle, so tutte le rime di Morbo(Rapper) alle battle al mortal kombat (un evento appunto difreestyle) a memoria. Ho anche studiato una presenza scenica sianelle battles che nei live, essere un animale da palco e avere unidentità estetica ben precisa oggi è fondamentale. Come ho dettoinizialmente mi ispiravo molto a Rancore, ad oggi seguo tantoNerissima Serpe, Kid Yugi e Nuova Sardegna. Voglio concluderedicendovi questo: puntante su di noi!”

Ora, voglio svelarvi un aneddoto. A fine intervista hoimprovvisato due rime con Fede e posso dirvi che è davvero untalento cristallino e nonostante la caparbietà è dotato di grandeumanità e sensibilità.

Che incontro fantastico !!!!

Spero che un giorno diventi davvero famoso così potrò direironicamente, come il buon Pippo Baudo, “l’ ho inventato io.”

Grazie Astio. Grazie di tutto.

Qui sotto vi lascio i link per potere ascoltare i suoi brani.